giovedì 5 novembre 2020

patriarcato e neoliberismo

Dai commenti a caldo sulle elezioni USA emerge che la comunità latina, contrariamente alle aspettative, avrebbe votato Trump attratta dal suo machismo, esibito come un trofeo; tra le donne bianche, che già quattro anni fa votarono in massa per lui, sono aumentati i consensi nei suoi riguardi. Anche in questo caso le voci che parlavano di un allontanamento da parte soprattutto delle "casalinghe di provincia", .avevano indotto Trump a rivolgere loro un disperato appello, sono state smentite.

 Le donne polacche hanno riportato una vittoria sul loro governo che vuole abolire quasi  completamente il diritto di interruzione di gravidanza, una vittoria parziale, che potrebbe essere purtroppo invalidata dalla proclamazione di un prossimo lockdown, che impedirebbe le grandi manifestazioni che si susseguono da giorni. 

Questi eventi  rimandano al modello ancora egemone della relazione donne uomini nelle nostre società e fanno riflettere che, se non si mette mano a questo modello, cancellandolo ovunque  si presenti, se non si scende su questo terreno in tutti i settori della nostra comune esperienza di vita, di lavoro, di studio,  non è possibile alcun cambiamento reale. 

E' pur vero che nel caso dei consensi per Trump giocano anche come concause fattori di natura economica, molti e molte della seconda generazione di immigrati latini temono l'afflusso di migranti dai loro paesi d'origine, che potrebbero mettere a rischio le posizioni acquisite; il consenso delle donne bianche della provincia è spiegato con la paura di un aumento delle tasse, dal momento che sono in gran parte proprietarie di case, ma la dimensione economico-sociale di stampo neoliberista non baserebbe a spiegare certi comportamenti se non si alimentasse e non poggiasse sul modello patriarcale della relazione donne uomini.

Quando i maschi latini si identificano nel machismo del presidente, loro che appartengono a una comunità comunque sfruttata nel lavoro, spesso svilita, a parte i casi di cooptazione che sono una minoranza, dimostrano che l'unica risorsa per attingere forza di continuare e di resistere alle ingiustizie subite da un sistema sociale ingiusto è mantenere il comando e l'autorità sulle loro donne.

Quando le donne di una classe media, sempre più impoverita e marginalizzata dai luoghi di potere, accettano di perdere in prospettiva i diritti civili e sociali acquisiti nei decenni precedenti, per paura di sprofondare nella miseria, dimostrano di sottovalutare il rischio di consegnarsi inermi, senza possibilità di scampo, a un futuro di frustrazione e impotenza, quale quello sperimentato dalle donne che hanno lottato prima di loro per ottenere quei diritti.

Quando un regime autocrate in un momento così grave e rischioso come l'attuale si ostina a inimicarsi parte delle sue cittadine, in questa lotta aiutate anche da uomini, per togliere loro un diritto acquisito, mostra l'importanza che attribuisce a un'azione di "messa in riga"delle donne, che nella sua idea dovrebbe forse preludere a altre azioni di ridime.nsionamento di diritti libertà.

Forse è arrivato il momento di prendere in considerazione quale potenziale di cambiamento è a nostra disposizione oggi non solo per dare una spallata al modello patriarcale, ma anche per far crollare un sistema sociale, economico, culturale iniquo nei confronti di persone, animali, piante,  che su questo si basa