mercoledì 5 febbraio 2014

Attacco alle donne in Spagna e non solo


In Spagna c'è un movimento crescente  che lotta contro la limitazione dell'interruzione di gravidanza proposta dal governo, in Italia iniziative sparse -convegni, proposte che riguardano l'estensione dell'obiezione di coscienza, l'istituzione di cimiteri per feti...- tendono a rendere sempre più difficile il ricorso all'aborto.
Contemporaneamente escono ricerche internazionali che documentano il fatto che l'aborto clandestino è ancora una delle prime ragioni di mortalità delle donne nel mondo.
C'è crisi generalizzata, guerre, fame e violenze diventano sempre più diffuse e minacciano sia i paesi impoveriti che i paesi arricchiti, ma il controllo delle donne, del loro corpo e della loro potenzialità riproduttiva sono in primo piano nelle politiche di gran parte degli Stati.
Anche un'autorità religiosa universalmente apprezzata per il suo "equilibrio" nelle questioni sociali, per la sua "attenzione e sensibilità" nei confronti di chi "soffre" per qualche situazione, non esita a annoverare i feti tra gli orrori dei bambini soldati, dei bambini morti per fame, abusati, vittime di violenze....

Che cosa si cela sotto questi attacchi sistematici, se non il contrasto all'autodeterminazione delle donne, vale a dire la possibilità che una donna scelga in piena libertà, e in accordo con chi è in buona relazione, se portare avanti o interrompere una gravidanza non voluta.

I concetti di autodeterminazione, riappropriazione del corpo, si diceva nei documenti degli anni Settanta, minano alla base l'ordine patriarcale che assegna agli uomini e alle donne due funzioni distinte ma complementari tra loro per la vita di una collettività, la riproduzione biologica e sociale alle donne e la produzione agli uomini.
Ma per mantenere il completo controllo della riproduzione in mani maschili occorre regolamentare minutamente con leggi -umane e divine- norme scritte e non scritte, pratiche collettive di premi e punizioni, fantasie di onnipotenza e/o annichilimento la vita delle donne, pena la messa in crisi del patriarcato.


2 commenti:

  1. Questo attacco è complesso e viene da più parti, in Francia sulle coppie di fatto e il matrimonio fra coppie dello stesso sesso c'è stata una mobilitazione enorme. Tutto ciò, anche se quanto affermo possa apparire paradossale, non è per me del tutto negativo. Mi spiego. Penso che sia in atto un'offensiva della destra cattolica più retriva che è senza dubbio anche spaventata dalla presenza di un Papa come Francesco e quindi non delega più a un'autorità religiosa che si offre meno come garante di questa parte. Teniamo presente che Bwergoglio si sta muovendo non solo sul piano sociale ma ilsuo accenno alla tratta delle novizie che deve cessare è stato un colpo forte ai silenzi della gerarchia. questo papa genera un efetto movimentista nel mondo della destra cattolica, anche perchè mi sembra per il momento scongiurato un esito alla Luciani. Come sempre i movimenti nascono quando viene meno il consenso di massa a un certo assetto di potere. Naturalmente l'attacco va a toccare come dici tu aspetti etici che hanno a che fare con il corpo femminile e cercano di rigettare sulla laicizzazione e la sinistra le colpe della disgregazione della famiglia ecc. ecc. e' amcor ail fantasma degli anni '70 a turbare le menti della destra cattolica, ma teniamo pure presente che dopo il Tea Party americano (sebbene nato da una costola protestante), si può dire che c'è un'offensiva culturale mondiale dei teocon di tutte le risme e forme che cerca di legarsi insieme. Non so se ce la faranno nelgi Usa non sono risciti a impdire la rielezioen di Obama, ma è tale il disastro della sua politica che potranno rifarsi. In Europa Hollande credeva di fare il furbo promuovendo riforme a costo zero del costume, sui diritti civili ecc. sperando di fare passare sotot silenzio la guerra nel Mali, la sua arroganza da re Sole con la moglie e tante altre cose. Gli è andata male e non solo per la mobilitazione cattolica, ma perchè non c'è stata nessuna mobilitazione dall'altra parte perchè l'uomo è troppo screditato. Tutto ciò obbliga a pensare a strategie di lungo respiro e non è un male: se poi non avverrà non sarà responsabilità solo dell'avversario.

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  2. Infatti l discorso riguarda ogni sorta di strumentalizzazione del corpo delle donne, fatte sia da destra che da sinistra: pensiamo ad esempio alle campagne strumentali anti-berlusconi e compan, campagne alle quali si orestano volentieri -più o meno consapevoli- anche molte donne

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