giovedì 11 aprile 2024

Un passo indietro. Memorie di una femminista non pentita, III

 Sono stata una credente convinta, a quindici anni insegnavo catechismo alle bambine del mio oratorio, sono cresciuta in una famiglia nostalgica del fascismo e tradizionalista nei costumi e nelle relazioni, ma con una madre che cercava di motivare fortemente le sue figlie all'emancipazione economica, attraverso lo studio, anche e soprattutto nei confronti di un marito, sempre supposto.

Fu una battaglia costante per lei, condotta con determinazione contro mio padre che avrebbe voluto farci diventare segretarie d'azienda. Un' emancipazione che a lei era mancata, pur avendo un padre "socialista", al quale rimproverava  una maggiore 'attenzione al figlio maschio, che poi sarebbe entrato nella milizia fascista.

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