Non ci sto a dividere in due parti i/le manifestanti: quelli/e per bene e quelli/e per male.
A parte il discorso infiltrati, che ci sono sempre stati, poliziotti, digos, fascisti (c'è chi ha visto sventolare croci celtiche), ultrà...., io non penso che i e le ragazze incazzati/e, che hanno tirato pietre, sfasciato vetrine e auto, e altro siano criminali, anche se teste calde, ma credo che siano veramente esasperati/e, magari anche disperati (nel senso di senza futuro).
Il messaggio perverso che mandano credo vada raccolto.
Quello che contesto loro è il fatto di tenere in ostaggio persone che non vogliono ricorrere a quei mezzi di lotta, e mi inquieta soprattutto che invece di sforzarsi di cercare nuove forme -insieme a quelli/e di tutto il mondo che cercano modi e strumenti incisivi e appropriati- ripieghino su forme obsolete (almeno nel nostro contesto specifico, differente dai paesi arabi , nord'africani, asiatici....!), speculari e simmetriche alla violenza statuale e istituzionale che combattono.
Da qui i prevedibili esiti di richieste di ordine e repressione avanzate da molti e molte: opportunisti/e, o solamente spaventati/e....
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